Giardini terapeutici e Vertical farming, usi tradizionali e innovativi dei substrati
2 agosto 23

Con l’avvento dell’estate, esplosa tardi ed improvvisa quest’anno, il verde sul balcone, o sul terrazzo, ma anche nelle città in forma completamente nuova, è sempre più crescente.

Prendiamo ad esempio il settore del Verde Tecnico che da qualche anno ha visto aumentare la realizzazione di tetti verdi e di aree metropolitane fiorite; un notevole sviluppo che unisce utilità ed estetica. Queste realizzazioni, che si possono vedere ormai in tante città, creano dei veri e propri microsistemi in grado di assorbire i rumori cittadini e contemporaneamente fare da isolante termico, mitigando gli effetti dell’isola di calore generata dalla città. Facile portare l’esempio del Bosco Verticale a Milano, un bosco metropolitano, sviluppato in altezza, che rappresenta una nuova modalità di rapportare l’uomo alla natura. Inoltre, tetti verdi sensazionali che potreste ammirare da turisti sono ad esempio la copertura verde dell’Art and Exhibition Hall; oppure l’edificio Acros Fukuoka che ha un incredibile tetto terrazzato che sembra un parco. La struttura a terrazze raggiunge un’altezza di circa 60 metri e contiene circa 35.000 piante di 76 specie diverse.

Anche se non è immediato considerarlo, la vita sul tetto dipende per il 70% dalle caratteristiche del substrato di coltivazione in cui crescono le piante. Il substrato è il motore del verde, ma anche di tutte le coltivazioni che prevedono una crescita delle piante “fuori dal suolo”, in un ambientale radicale delimitato.

L’impiego del substrato è importantissimo anche nel vertical farming, una coltivazione in ambiente chiuso e protetto, strutturata in modo tale da consentire la coltivazione di specie vegetali differenti, prevalentemente orticole, su più livelli sovrapposti, sviluppati in verticale.

Tra le vertical farm più famose nel mondo citiamo Sky Green Vertical Farm di Singapore, che rifornisce i supermercati locali di ortaggi e VertiCrop dello Zoo e giardino botanico di Paignton a Londra, esempio virtuoso dell’utilizzo di una soluzione tecnologica per promuovere un'agricoltura urbana sostenibile, in grado di autoprodurre il cibo per gli animali che vivono nello zoo. Ma anche la Lombardia ha il suo fiore all’occhiello con Planet Farms, progetto nato alle porte della città di Milano, dove si pratica un’agricoltura al chiuso con il supporto di strutture all’avanguardia. Nel 2021 ha realizzato il più grande laboratorio di vertical farming in Europa.

Non meno importante considerare la sfera domestica, dove i substrati sono fondamentali come ad esempio nella creazione di orti tradizionali, così come nella cura amatoriale di piante e fiori da interno o esterno.

Gli orti urbani oltre a dare verdura o frutta a chilometro zero, creano inclusione sociale, più biodiversità, meno rifiuti e riduzione del costo degli alimenti. Negli ultimi anni, tanti anche gli ospedali pediatrici e di reparti oncologici che inseriscono, al loro interno o esterno, aree verdi dedicate ai pazienti e accompagnatori.

Stanno ritornando in voga, infatti, gli healing gardens o giardini terapeutici che si basano su un metodo di progettazione chiamato evidence-based design: un approccio sviluppato negli Stati Uniti, dal Center for Health Design, obbligatorio per i luoghi di cura in America. In Italia ne è un esempio virtuoso il giardino della psichiatria dell’Ospedale Ferrero di Verduno, vicino ad Alba e il Giardino Magico del nosocomio di Catania, che accoglie laboratori didattici e momenti di svago per le famiglie ei figli delle pazienti del reparto di oncologia. Anche grandi fondazioni, come ad esempio WWF, attraverso campagne di comunicazione ha cercato di realizzare, con la vendita di felci e piante varie, progetti verdi all’interno di reparti ospedalieri pediatrici. Il progetto “La Natura si fa cura” è uno di questi e ha permesso, di portare la natura negli ospedali in cui i più piccoli sono costretti a mesi di ricovero.

Quindi, i substrati si prestano ad un utilizzo ampissimo e ricercato, dal tetto al giardino terapeutico, anche se spesso non si vedono perché nascosti come le fondamenta, costituendo il luogo dove crescono e si sviluppano radici sane e vigorose, devono essere attentamente selezionati, per ottenere risultati ottimali, devono avere caratteristiche specifiche per l’uso, la specie coltivata, la tecnica colturale.




Stagno dell’Aula Natura realizzata dal WWF nell’ospedale pediatrico di Palidoro

Foto web - di Andrea Rinelli